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EMERGENZA CORONAVIRUS: LE SQUADRE UISP NON MOLLANO

In questo momento così difficile di totale immobilismo a causa dell’emergenza Coronavirus abbiamo deciso di restare vicini ai nostri tesserati e così siamo andati ad intervistare alcuni dei protagonisti dei campionati Uisp di calcio a 11 chiedendogli come stanno affrontando la crisi e in quale modo cercano di restare uniti cercando di superare l’obbligata distanza fisica:
 
Roberto Palmarozza DS della Polisportiva Indicatore: « l’Indicatore cerca di far fronte a questa emergenza attraverso l’allenamento individuale nel rispetto delle regole su percorsi di pianura e salita con ripetute a cui seguono lo stretching e il lavoro a corpo libero. Il gruppo Whatsapp è sempre attivo con alcuni elementi della squadra che cercano di tenere alto l’umore attraverso video divertenti: Daniele Bartolini per esempio si mostra nei panni di dj dal proprio terrazzo, nella play list non dimentica l’inno dell’Indicatore con tanto di bandiera e sciarpa».
 
Nicola Bruni capitano Deportivo Capolona: « assieme all’allenatore Massimo Romani ci siamo accordati per un programma generale assimilabile individualmente a tutta la squadra mentre gli infortunati cercheranno di recuperare attraverso il differenziato. Alla fine di ogni settimana ci aggiorniamo sul gruppo Whatsapp facendo il punto sulla condizione fisico/atletica di tutti e di conseguenza organizziamo il nuovo piano».
 
Andrea Cappini allenatore Alberoro: « dopo quanto successo negli scorsi giorni ho deciso di dare dei compiti ai miei ragazzi da svolgere a casa: corsa continua di circa quaranta minuti, per chi può in strade di campagna o di bosco nel limite delle restrizioni legislative, infine esercizi di postura e di forza. Il momento è delicato di più non possiamo fare, la squadra resta però granitica grazie al gruppo Whatsapp dove ci sentiamo quotidianamente».
 
Ciro Cuomo DS Atletico Soci: « l’Atletico Soci era alla viglia del derby contro il Lokomotiv Rassina ed in più era previsto per il 7 marzo il “cenone” con tutti i nostri tesserati e tifosi “La cinghialata”. Purtroppo abbiamo dovuto rimandare, adesso conta solo uscire da questa situazione per poi tornare più forti di prima. A proposito di questo abbiamo cominciato una catena sulle nostre pagine social Facebook e Instagram, denominata “Portrait Challenge” accompagnata dagli hashtag #distantimauniti e #torneremoadivertirci. Ha iniziato mio figlio, primo tifoso della squadra, naturalmente indossando la felpa bianco-verde, da quel momento sono stati nominati altri giocatori e tifosi. La cosa è poi proseguita con alcune varianti: c’è chi ha proposto challenge con un numero di flessioni da raggiungere o addirittura di palleggi con la carta igienica».
 
Francesco Caneschi dirigente/giocatore Pol. San Marco: « già prima dell’ uscita del decreto noi del San Marco avevamo cominciato ad allenarci in maniera individuale e autonoma per evitare contatti ravvicinati considerando la ristrettezza dei nostri spogliatoi. L’allenatore non ha dato programmi specifici da perseguire ma ci ha semplicemente chiesto di mantenere la forma fisica. Nel gruppo Whatsapp continuiamo a prenderci in giro anche per esorcizzare il momento complicato e oltre a ciò stiamo raccogliendo una serie di video messaggi per augurare buon compleanno a mio fratello Fabio Caneschi, capitano della squadra».
 
Marco Coppi allenatore Ciao Club: « i miei ragazzi continuano ad allenarsi in maniera completamente autonoma e individuale. Sin dall’inizio ci sono stati alcuni giocatori che si sono filmati durante gli esercizi a casa i quali poi sono stati condivisi condividendo nel nostro gruppo Whatsapp. È proprio così che è cominciata una sorta di Challenge con tutti protagonisti: ogni volta che qualcuno va ad allenarsi lo mostra agli altri sulla chat, è così che cerchiamo di rimanere uniti».
 
Simone Franchini dirigente Falciano: « quello che cerchiamo di fare noi in questo momento è rispettare il più possibile le regole. Vogliamo uscire il prima possibile da questa situazione e quindi ci stiamo impegnando a restare a casa. La società non ha dato nessun obbligo di allenamento ai suoi giocatori, se però, quest’ultimi, in maniera completamente autonoma, si mantengono in forma la cosa non può che farci piacere».

Simone Bonolis capitano FC Dante: « noi come squadra a livello di calcio giocato siamo fermi dall’ultima partita in di coppa vinta con lo Spartak Bibbiena mercoledì 4 marzo, giorno prima del blocco dei campionati. Non abbiamo potuto più allenarci da allora perché il campo gestito dalla Tuscar è stato immediatamente chiuso. La settimana scorsa ognuno di noi è andato a correre in maniera individuale senza creare agglomerati nel rispetto delle leggi in vigore. Data la situazione drammatica generale anche le corse in autonomia devono bloccarsi per il rispetto della nostra salute a allora, tramite il gruppo Whatsapp, il nostro giocatore più anziano nonché  preparatore Gian Piero Guidelli ha dato svariati programmi di allenamento aerobici e anaerobici da fare a casa. Per noi che siamo come una famiglia, questo decreto è stato un brutto colpo, ci vediamo attraverso le videochiamate e in più cerchiamo di tenere aggiornata la nostra pagina Facebook con video, messaggi e foto».
 
Gino Nassini presidente Spartak Bibbiena: « la situazione che stiamo vivendo è difficilissima, restiamo a casa! Io sono il primo a rispettare il decreto alla lettera visto perché purtroppo vista l’età sono tra i soggetti più a rischio. Certo, un po’di svago servirebbe, per questo adesso occorre fare ciò che ci dicono è l’unico modo che abbiamo per uscirne il prima possibile. Con i ragazzi sono in contatto telefonicamente, le battute e le prese di giro restano all’ordine del giorno. Il mister ha dato un programma ai giocatori che nei limiti del possibile si spera venga rispettato».
 
Claudio Marconi presidente del Pescaiola: « innanzitutto la cosa che più di ogni altra ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo durante questo delicatissimo periodo è aver sfatato una situazione inizialmente poco chiara di un nostro giocatore il quale poteva, all’interno del suo ambiente di lavoro, aver avuto contatti con soggetti contagiati dal virus. Tutto è finito per il meglio. Purtroppo oggi è facile cedere ai momenti di apprensione, per cui abbiamo deciso che la cosa migliore da fare è restare a casa e uscire solo per necessità. Il gruppo resta attivo sulla chat dove non mancano i momenti di scherzo e  riso».
 
Emanuele Rosadini presidente Atletico Valdichiana: « l’Atletico Valdichiana si sente quotidianamente attraverso il gruppo Whatsapp il quale funziona anche come canale per distribuirci informazioni utili in questo periodo complicato. Alcuni ragazzi si allenano da casa e condividono le loro esercitazioni, come chiunque restiamo in attesa che la situazione migliori velocemente».
 
Filippo Marcantoni centrocampista Arezzo Est ’82: « oggi mi pare inutile parlare di calcio, molti dei nostri compagni stanno combattendo una battaglia ben più importante all’interno degli ospedali. Infatti sono circa una diecina i giocatori dell’Arezzo Est  impegnati sul fronte sanitario tra infermieri e medici. Adesso dobbiamo soltanto fare il tifo per loro».
 
Giacomo Salvi presidente Pratantico: «inizialmente quando il campo per gli allenamenti era stato chiuso avevamo pensato con la squadra di ritrovarci presso il circolo di Pratantico per organizzare un allenamento, ai giardinetti locali rispettando le distanze di sicurezza. Purtroppo però la situazione in breve tempo si è aggravata e così abbiamo sospeso tutto. Oggi l’unica cosa da fare è restare a casa, abbiamo il nostro gruppo Whatsapp attivo come sempre dove cerchiamo in qualche modo di sdrammatizzare».
 
Marco Del Novanta allenatore Battifolle: « gli impianti della Polisportiva sono ovviamente chiusi. Dal punto di vista della resistenza devo dire che la squadra ha un’ottima preparazione alle spalle pertanto ho deciso di fare un lavoro diverso rispetto alla mera corsa continua. Esercizi individuali: poca distanza ma molta intensità. Abbiamo scaricato tutti un applicazione per i Runners “Endomondo”,che ci permette di monitorare velocità media, frequenza e calorie. Ogni tre giorni aggiorniamo l’esercizio, i ragazzi una volta completato l’allenamento inviano singolarmente a me i loro dati, ci tengo a dire che tutto è a discrezione loro, nessun obbligo».


 

Scritto il 19/03/2020 da Redazione Uisp

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