EMERGENZA CORONAVIRUS: LE SQUADRE UISP NON MOLLANO PT.2
In questo momento così difficile di totale immobilismo a causa dell’emergenza Coronavirus abbiamo deciso di restare vicini ai nostri tesserati. Dopo aver intervistato nei giorni scorsi i protagonisti dei campionati aretini, oggi ci siamo spostati dagli amici del Valdarno chiedendo loro come stanno vivendo la crisi e in quale modo cercano di restare uniti nonostante la distanza.
Jacopo Nardoianni Atletico Piazzetta: Stare a casa è dura, siamo una squadra molto unita e vederci durante la settimana per allenarci o per giocare insieme, era un bel momento di aggregazione. Però dobbiamo pensare al bene di tutti e in questo momento ognuno resta a casa cercando di fare esercizi per non stare troppo fermo nel rispetto però delle regole. Sul gruppo Whatsapp ci sentiamo spesso, quasi tutti i giorni anche solo per scrivere cavolate o per farci compagnia, e la cosa funziona!! Poi per i più temerari e per quelli che senza calcio proprio non sanno stare, ogni sera ci colleghiamo online per giocare tutti insieme a FIFA, ognuno ha un proprio personaggio che comanda e insieme giochiamo online contro altre squadre nel mondo anche loro costretti in casa. Ci divertiamo, giochiamo a calcio e ne approfittiamo anche per sentirci con microfono così ognuno può offendere l'altro. Il calcio ci manca, ad ognuno mancano i suoi compagni però adesso è il momento di stare in casa e stare lontani per poterci davvero riabbracciare più forte una volta finito tutto, per un gol o per una vittoria!! Forza Atletico Piazzetta
Giulio Nassi presidente Cascia: «la squadra è ferma dal 5 marzo, dovevamo giocare il lunedì ma poi il decreto ha fermato tutto. Rimaniamo a casa perché qui in Valdarno giustamente i vigili hanno inasprito i controlli. Un nostro compagno medico che lavora nell’ospedale di Ponte a Niccheri mi ha detto che prevedono il picco di contagi verso fine marzo. A nessuno di noi va di rischiare anche solo per una corsetta all’esterno. Ora occorre rispettare le regole e non essere egoisti».
Martin Predellini presidente Sparta Reggello: «abbiamo sospeso fin da subito gli allenamenti sia di gruppo che individuali perché serve stare a casa, dispiace perché a livello di risultati stavamo facendo molto bene, ci giocavamo il campionato. Rimaniamo in contatto nel gruppo Whatsapp, facciamo videochiamate con Skype e speriamo che il momento passi veloce. Dopo questa brutta crisi però i significati di sport e aggregazione, fondamentali nella Uisp, torneranno più forti di prima ne sono certo!».
Damiano Olmi dirigente Leccese: «ovviamente ci siamo adeguati a tutti i comportamenti che ci sono stati assegnati. Restiamo in contatto su Whatsapp il più possibile. I ragazzi fremono per ricominciare ma ora siamo consapevoli che la situazione deve risolversi perché la salute è il bene più importante».
Massimo Galli presidente Lokomotiv Cavriglia: «cerchiamo di rispettare le regole stando a casa, il comune ha sigillato giustamente gli impianti sportivi. Aspettiamo come tutti che la situazione si risolva il prima possibile. Naturalmente l’impossibilità di vederci e allenarci insieme ci manca molto ma adesso conta soltanto salvaguardare noi stessi e le nostre famiglie».
Simone Parolai dirigente Neri: «per il momento siamo tutti a casa, pochi di noi lavorano, io personalmente sono fermo per almeno le prossime due settimane. Fino a quando la situazione non migliorerà non abbiamo nessuna intenzione di ricominciare. Speriamo nei nostri medici che trovino una soluzione al più presto per il bene di tutti».
Alberto Rossi presidente Matassino: «da quando è uscito il decreto abbiamo sospeso qualsiasi allenamento tanto di squadra quanto individuale. I ragazzi restano in contatto attraverso il gruppo di Whatsapp. Per il momento c’è poca fiducia di ripartire, almeno per quest’anno intendo, perché anche se la crisi si risolvesse resterebbe il timore. Piano piano cercheremo di riprenderci, ma servirà tempo».
Andrea Caini presidente San Cipriano: «noi già all’inizio delle prime allerte avevamo deciso di sospendere tutto: la salute prima dello sport. Cerchiamo di sentirci tramite Skype, Whatsapp e Instagram. È proprio attraverso i nostri social che proponiamo ai followers sfide con le figurine della nostra società sportiva chiedendo loro di votare il giocatore preferito. A livello sociale la nostra associazione si è messa a disposizione del comune di Cavriglia per svolgere servizio di volontariato alle persone più anziane, facendogli la spesa, pagandogli i bollettini ecc. Stare lontani dal nostro amato campo sportivo ci fa soffrire ma ad oggi è necessario».
Michele Guerrini dirigente MCL Bucine: « a livello di squadra il periodo è molto brutto, non c’è nessun modo di ritrovarsi. Siamo attivi nel gruppo Whatsapp della società dove i ragazzi ci fanno sorridere mandando video di allenamenti individuali scherzosi mentre fanno tapis roulant in tenuta anti virus e soprattutto antistress vista la giovane età. Altro non possiamo fare, abbiamo chiuso d’accordo con il sindaco anche il circolo dove ci ritrovavamo al di fuori del calcio e alla luce dei fatti è stata la scelta migliore».
Maurizio Borgogni vicepresidente Cicogna: «in questo momento di crisi siamo naturalmente fermi con tutto. Non potendo fare nessuna attività di gruppo ci è rimasto difficile proporre un allenamento da far svolgere individualmente ai ragazzi perché tutto sommato siamo sempre amatori. In una situazione come questa i pensieri sono altri e il divertimento passa in secondo piano».
Matteo Paolini dirigente/giocatore Benzina ’78: «il periodo è molto delicato, cerchiamo di rispettare le regole e stare a casa. Abbiamo montato un video sulla nostra pagina Facebook dove ognuno di noi mostra come passa il tempo fra le mura domestiche sotto lo slogan #andràtuttobene. Su Whatsapp i ragazzi sono continuamente attivi attraverso foto e filmati quotidiani; infine non mancano le videochiamate di gruppo».
Agostino Bianchi dirigente Pol. Il Ponte: «noi siamo chiusi in casa e come tutti aspettiamo che la situazione torni presto alla normalità. Qualche ragazzo si allena in maniera indipendente senza nessun obbligo da parte della società, infatti non per tutti è possibile fare sport restando restando a casa, c’è a chi manca lo spazio, a chi le attrezzature ecc… Da parte nostra cerchiamo di sdrammatizzare all’interno del gruppo Whatsapp questa mattina ad esempio, il mister ha scritto: “ragazzi stasera tutti pronti per il derby” ed ha rilasciato anche la formazione così la squadra si è unita a lui commentando in maniera scherzosa».
Scritto il
01/04/2020
da
Redazione Uisp
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