Enrico Chiesa, Castelluccio e Barcellona - Uisp Arezzo[18/04/2016]

Nuova iniziativa della squadra amatoriale del Castelluccio Uisp, che grazie ad un accordo raggiunto fra i suoi dirigenti e quelli del Barcellona, andranno a giocare in catalogna contro un mix di vecchie glorie e ragazzi della cantera della squadra campione d’Europa. L’incontro è uno svolgimento più unico che raro, i ragazzi del Castelluccio avranno poi la possibilità oltre che di giocare contro le stelle del Barcellona, di visitare in prima persona il blasonato Camp Nou, lo stadio della squadra che ha vinto per ben 5 volte la Champions League. Il tutto grazie al legame di Don Paolo (giocatore Castelluccio e parroco Campoluci) con la squadra spagnola, ma anche ad aziende del nostro territorio che hanno permesso alla squadra di prendere il volo, da IN.GE INFORMATICA di Pieve al Toppo a Italsteel di Fabrizio Angioloni. Tra coloro che prenderanno parte al viaggio ci sarà Enrico Chiesa, che è ritornato a indossare gli scarpini da calcio per giocare con il Castelluccio nella Uisp di Arezzo. E ci siamo soffermati con Enrico proprio per approfondire questa realtà, come viene vissuta da un ex giocatore capace di segnare oltre 200 reti in carriera tra i professionisti e del  suo futuro da allenatore.

Enrico Chiesa professione allenatore dopo una vita da calciatore di livello mondiale, che ha deciso di scendere di nuovo in campo per gli amici nel campionato Uisp di Arezzo con il Castelluccio . Intanto com’ è nata questa “trattativa”? << E’ nata grazie ad un amico, Don Paolo De Grandi, che mi ha coinvolto in questa avventura, avevo già fatto dei campionati amatoriali quando allenavo le giovanili della Sampdoria. Ancora nessuna presenza in questa annata, però prometto che prima della fine del campionato scenderò in campo.>> Parliamo del gruppo di ragazzi che ha trovato a Castelluccio e della società locale. << Ho trovato una buona compagnia, si vede che sono ragazzi che hanno una grande passione per il calcio. Ci divertiamo, e insieme vivremo un’esperienza a Barcellona, dove giocheremo contro le vecchie glorie della squadra locale. Un bell’evento per tutti quanti.>> Lei ha segnato fior di reti con Siena, Parma, Fiorentina e la Nazionale, come ci si immerge dal professionismo nel mondo del calcio amatoriale, sia a livello tecnico sia a livello umano. << Tutto gira intorno alla passione per questo sport, a me piace giocare, mi diverto e soprattutto è un momento perfetto per stare con gli amici, anche quando ho smesso di giocare a livello professionistico sono sempre rimasto in campo.>>  Conosce altri ex calciatori di stampo nazionale che sono passati in Uisp ed hanno affrontato questa nuova esperienza come lei? << Si, ce ne sono tantissimi. Quando ero alla Sampdoria avevamo proprio una squadra di ex giocatori, ed insieme abbiamo giocato per 3 anni campionati amatoriali>>  Parliamo della suo nuova vita da tecnico, quali progetti attende in futuro dopo l‘esperienza nelle giovanili della Sampdoria?<< Questa stagione è stata di transizione e di aggiornamenti perché non ci sono state le occasioni giuste, fretta comunque non ce ne è. E’ una professione molto più difficile di quella da calciatore, ed ero consapevole del fatto che andando via dalla Sampdoria potevo stare in attesa, però non è questo il problema. L’importante è trovare una buona squadra che ti dia l’occasione di crescere e immergere in questa nuova professione>> Uno dei suoi obbiettivi da allenatore potrebbe essere quello di raggiungere le soddisfazioni che ha avuto da calciatore? << Ma sai quando inizia questa professione devi sempre cercare di migliorarti, come da calciatore che ho sempre svolto seriamente il mio lavoro arrivando in Nazionale, anche quando inizierò a fare l’allenatore spero di raggiungere traguardi importanti. Sicuramente sarà più difficile rispetto a quando giocavo, ma provandoci, con un po’ di fortuna, vediamo di riuscirci.>> Grazie Enrico << Grazie a voi, un saluto alla Uisp di Arezzo e auguro un buon proseguito di campionato al Castelluccio>>

Scritto da Riccardo Buffet


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